(Cesare Pavese)
Con questa frase dello scrittore piemontese Pavese, mi appresto ad iniziare la mia avventura da blogger per il corso "Storia delle cose. Anatomia e Antropologia degli oggetti" del Politecnico di Torino, dove frequento ingegneria gestionale.
Il filo conduttore scelto per il corso di quest'anno è il colore, in quanto caratteristica essenziale delle cose.
Il colore che mi è stato assegnato per un approfondimento sul blog è il rosso mattone.
Il rosso mattone è un colore caldo simile alla terracotta con sfumature che vanno dal bruno al rossastro.
Il rosso mattone ha numero nel sistema di numerazione
esadecimale (hex) #B22222. Il colore è composto nello spazio RGB (Red Green Blue) di 69.8% di rosso,
del 13.3% di blu e del 13.3% di verde, mentre nello spazio 4-dimensionale
CMYK (Cyan Magenta Yellow Key black) è composto del 0% di ciano, dell’80.9% di magenta, dell’80.9% di giallo e
del 30.2% di nero (link). Nel sistema HSB ha un angolo di tonalità (hue) di 0° con una
saturazione del 67.9% e una luminosità del 41.6%.
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Rosso mattone |
Il "Repertorio dei colori" di Henri Dauthenay (1905) classifica il rosso mattone tra il colore Terra di
Siena e la Terracotta come tonalità di colore, tra la ruggine e la terra di
Siena bruciata per la forza del tono.
Il chimico francese Michel-Eugen Chevreul classificò i colori usando le linee di Fraunhofer nel 1861. Per lui il rosso
mattone aveva una lunghezza d’onda dominante di 611,6 nm, con una purezza
cromatica di 5/10 e una luminosità del 14% a 12/20 dal massimo per questa
purezza.
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