Mere color, unspoiled by meaning, and unallied with the definite form, can speak to the soul in a thousand different ways
Oscar Wilde (1854-1900)

giovedì 15 dicembre 2016

Step 25 - The end

Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro.      - José Saramago

Finisce qui il nostro viaggio alla scoperta del rosso mattone. E' stato non solo un viaggio fisico attraverso i luoghi di questo mondo, ma anche un viaggio nel tempo, attraverso i popoli e le civiltà. Un viaggio multidimensionale, quindi a spasso per il tempo (sia inteso come storia, che inteso come tempo fisico, intercorso tra il nostro primo post e l'ultimo) e lo spazio. Un viaggio anche con alcune "deviazioni" di itinerario, proprio perché un viaggio non può e non deve essere mai banale, ma sempre imprevedibile: come J. Kerouac nella sua opera On the road insegna.
Cronologicamente il nostro viaggio è iniziato circa due mesi fa, con lo step 1, nel quale abbiamo delineto quello che sarebbe stato il viaggio, mentre nello step 3 siamo andati a vedere il rosso mattone nei vari cataloghi. La fase preparatoria, quella in cui si va a studiare l'itinerario da fare e da seguire, è anche quella di fare un ABCdario (step 9), per individuare le parole che sono state il nostro filo conduttore. Nel secondo step abbiamo visto come il colore si chiamasse nelle varie lingue del mondo: così come i viaggiatori si informano sulla lingua, imparando qualche espressione tipica prima di andare a visitare il posto. Viaggio che si è evoluto, andando a toccare i vari ambiti in cui il rosso mattone si manifesta e si è manifestato. Come per esempio quando siamo andati a vedere dove il rosso mattone fosse presente nella mitologia (step 4) o nella saggezza popolare (step 8) o nell'arte rupestre (approfondimento). Abbiamo anche visto i protagonisti legati al rosso mattone nella storia (step 21). Anche se "la Storia appartiene a tutti, la Storia siamo tutti noi", come canta Francesco De Gregori. Siamo andati anche a considerare la presenza del rosso mattone nelle varie arti, come ad esempio la pittura (step 18); il design (step 16), e nell'architettura (step 22) ma anche nel cinema (step 7), nella musica (step 5) e nei fumetti, che anche loro sono una forma di arte (step 13) e nella pubblicità, che oltre che essere una forma di comunicazione e marketing, sta diventando sempre di più una forma di arte (step 15). Una forma d'arte moderna, certo, ma sempre arte. Abbiamo anche fatto qualche deviazione su questo percorso, andando a vedere delle opere d'arte aggiuntive, come l'Opera per Torino di Kirkeby (approfondimento) o la fabbrica dei mattoni rossi dell'Olivetti di Ivrea (approfondimento). Siamo anche andati a vedere il logo che rappresenta il rosso mattone (step 10).
Arte che vuol dire bello, che sta anche alla base della moda (step 20) o anche del make-up, che trascende l'idea di bello diventando seduzione (approfondimento).
E' stato anche un viaggio nella cultura in generale, come quando siamo andati a considerare il rosso mattone nella scienza (step 6), nella chimica (step 14) e nella fisica (approfondimento) e nelle invenzioni, come nei brevetti (step 17 e approfondimento).
Il rosso mattone è anche un colore da mangiare e da bere. E' un po' come quando si va in un paese straniero, in cui non solo si va a vedere i monumenti, ma si assaporano anche le specialità e le prelibatezze della cucina di quel paese. Anche in questo caso, nel nostro viaggio siamo andati a vedere e ad "assaporare", anche se solo virtualmente, i cibi (step 12) e le bevande rosso mattone (approfondimento).
Per finire, siamo andati a fondo, nell'anima del rosso mattone: gli abbiamo fatto un'autopsia per andare a studiarne l'anatomia (step 19), abbiamo esplorato il suo lato selvaggio e primitivo (step 23) ed infine abbiamo costruito una nuvola (step 24) che ha individuato nella locomotiva l'oggetto simbolo del colore del mio blog: la locomotiva, che è stata simbolo di progresso e di modernità all'inizio dello scorso secolo e che è uno dei simboli per eccellenza del viaggio. Un treno che corre veloce tra boschi e valli, che attraversa e costeggia mari e fiumi e che va all'infinito, perché come abbiamo detto all'inizio, il viaggio non finisce mai.

mercoledì 14 dicembre 2016

Step 24 - Una nuvola rosso mattone

Per rappresentare la nuvola di parole che vedete ho scelto la forma di un vaso greco, conosciuto nella storia dell'arte per il suo colore rosso, dovuto alla terracotta che lo costituisce. Il vaso greco è una fonte storica: le immagini rosse su uno sfondo nero o nere su uno sfondo rosso, raffigurate su di esso, sono utilizzate da storici e filologi per studiare l'antica civiltà greca. Ecco che l'oggetto racconta una storia: un mito, una scena di guerra, un momento sportivo, la quotidianità. L'oggetto, il vaso di per sè, con la sua forma, i suoi colori, il suo materiale si inserisce in un determinato contesto storico, di cui diventa un rappresentante.



 L'oggetto del rosso mattone è la locomotiva. Così come il rosso mattone nasce da una fornace, la trazione delle prime locomotive nasceva da una fornace nella quale il carbone forniva la spinta necessaria per far muovere il treno. 
La locomotiva, inoltre, storicamente è associata al colore rosso mattone, anche grazie al celebre Pendolino

Pendolino delle linee portoghesi
Rosso è anche il celebre trenino rosso della Bernina
Trenino rosso della Bernina
Più recentemente anche due celebri locomotive che sono diventate comuni in Italia sono di colore rosso mattone: l'Automotrice a Grand Vitesse, prodotto da Alstom da Italo
Un'AGV di Italo
E l'ETR.500, più comunemente noto come Frecciarossa.
Il Frecciarossa nella Stazione di Napoli

Step 23 - Rosso mattone selvaggio

Il rosso mattone è un colore presente in varie bandiere del mondo. L'uso più antico di questo colore è sicuramente quello che viene fatto nella bandiera del Giappone.
La bandiera del Giappone
La bandiera giapponese è una bandiera bianca con dentro un cerchio di colore rosso mattone. Il cerchio rosso rappresenta il Sole, ossia la dea Amaterasu. Il rosso rappresenta il colore del Sole. Nella religione scintoista, Amaterasu è la dea del Sole e diretta discendente della Famiglia Imperiale Giapponese.
Derivata da questa bandiera è quella del Bangladesh, in cui il disco rosso, che simboleggia sempre il Sole, campeggia su uno sfondo verde, che rappresenta la terra del Bangladesh. Il rosso in questo caso, però, rappresenta il colore del sangue dei martiri della Rivoluzione del 1971.
La bandiera del Bangladesh
Il rosso (anche quando è in tonalità rosso mattone) nelle bandiere rappresenta spesso il colore del sangue dei martiri per la Patria o per la Rivoluzione.
E' per esempio il caso della bandiera delle associazioni pan-africane che si battevano per l'indipendenza delle nazioni africane.
La bandiera Pan-Africana
dove il nero rappresenta il colore della pelle degli abitanti dell'Africa, mentre il verde rappresenta la verde terra d'Africa.
Il sangue dei martiri per la Rivoluzione, invece ha dato il colore alle bandiere rivoluzionarie di tutto il mondo: le bandiere rosse, che hanno rappresentato i colori dei movimenti operai europei nel '900 e i colori dell'Unione Sovietica.
La bandiera dell'UNIONE SOVIETICA


martedì 13 dicembre 2016

Step 22 - Rosso Mattone nell'Architettura

Il rosso mattone è uno dei colori più diffusi non solo nell'architettura moderna e contemporanea, ma anche in quella più antica. Nei paesi anglosassoni, in particolare, il rosso mattone è uno dei colori dominanti passeggiando per le strade della città, come ad esempio George Street e Argyle Street a Glasgow (sotto foto).
George Street- Glasgow-Scozia

Argyle Street- Glasgow-Scozia
Un'opera rilevante che è di color rosso mattone è il Kelvingrove Museum di Glasgow. Immerso nello splendido omonimo parco, sulle rive del fiume Kelvin, l'edificio fu costruito nel 1888, in occasione dell'esposizione internazionale che si tenne a Glasgow proprio in quell'anno. Fu progettato da Sir John William Simpson ed E.J. Milner Allen, due degli architetti più celebri durante il periodo a cavallo tra '800 e '900.
Kelvingrove Museum-Glasgow-Scozia
Contrariamente a quanto si possa pensare, però, il Kelvingrove Museum non è in mattoni. Costruito in stile barocco spagnolo, la struttura è fatta di pietre rosse di Locharbriggs, un paese in Scozia, nella regione di Dumfries, dalla quale provengono le pietre che regalano il colore distintivo rosso mattone alle città di Glasgow ed Edimburgo e risalgono al periodo del Permiano, ossia 250 milioni di anni fa.
Nella storia dell'architettura il rosso mattone ha attraversato tutte le epoche. Degno di nota era l'utilizzo dei mattoni in architettura dai Romani. L'uso dei mattoni nell'antica Roma si diffuse dal I secolo a.C, tramite i Greci, che a loro volta appresero le tecniche di cottura del mattone dagli antichi popoli mesopotamici. Nel De Architectura di Vitruvio, in particolare nel capitolo 2.8, si descrive l'opus latericium, ossia una muratura realizzata con dei mattoni cotti al Sole, di dimensioni circa 45 cm x 30 cm, che venivano sovrapposti alternando i giunti. Secondo Vitruvio i mattoni dovrebbero essere fatti in primavera o autunno in modo che si asciugassero con la giusta velocità. Un esempio di questa tecnica architettonica è la Domus Augustana, ossia l'abitazione dell'Imperatore Domiziano sul Colle Palatino.
Domus Augustana- Roma
I mattoni cotti al Sole davano all'opera il caratteristico color rosso mattone. Un altro esempio di questa tecnologia architettura può essere ammirata a Torino: è la Porta Palatina, edificata in età Augustea, edificata sulla strada che conduceva a Pavia e Milano.
Porte Palatine-Torino

 In uno step precedente abbiamo anche parlato della fabbrica rosso mattone dell'Olivetti a Ivrea .

giovedì 8 dicembre 2016

Approfondimento - Opera per Torino

Opera per Torino è un monumento tutto rosso mattone realizzato dal regista e scultore danese Per Kirkeby. La scultura in mattoni a Torino è la "gemella" di quella a Francoforte sul Meno, davanti alla Biblioteca Nazionale.
Opera per Torino, 2005, Torino
L'opera d'arte è stata realizzata nel 2005 nell'ambito del progetto Artecittà: 11 artisti per il Passante Ferroviario, nel quadro di riqualificazione urbana della Spina Centrale.
L'opera si trova nel Giardino intitolato al "cacciatore di nazisti" Simon Wiesenthal, al centro di Largo Orbassano.

martedì 6 dicembre 2016

Step 21 - I protagonisti del Rosso Mattone

Il colore Rosso è in genere sempre associato a potere e determinazione e il Rosso Mattone, sua sfumatura, non può fare eccezione. In questo post vorrei presentarvi due personaggi storici del passato e del presente che io in qualche modo associo al colore rosso mattone.

Il primo del presente è la massima autorità spirituale per i buddhisti, ossia l'attuale Dalai Lama, Tenzin Gyatso

Tenzin Gyatso Dalai Lama in carica dal 1950

Premio Nobel per la Pace nel 1989, per la sua lotta per la liberazione non-violenta del Tibet, il Dalai Lama è infatti un profondo assertore della nonviolenza e del rispetto per tutti gli animali. Il vero nome di Tenzin Gyatso è Lhamo Dondrub, nato da una famiglia povera di Takster nel 1935, al confine tra Tibet e Cina. Il Dalai Lama è la più alta carica teocratica del Tibet. Alla morte di un Dalai Lama, secondo il buddhismo, la sua anima si reincarna in un bambino e i monaci e dignitari del Tibet vanno alla ricerca della sua reincarnazione.
Salito alla carica del Tibet nel 1939, a 4 anni, Tenzin Gyatso affrontò ad appena 11 anni l'invasione della Cina e successivamente l'esilio nel 1959 in India, accolto da Nehru. Grande ammiratore di Gandhi, condusse la lotta di liberazione del suo paese in maniera pacifica e nonviolenta. Sulla sua vita e sulle sue lotte e avventure sono stati fatti due film: Kundun del 1997 di Martin Scorsese e Sette anni in Tibet del 1998 di Jean-Jacques Annaud.
Il rosso mattone è presente nella tunica con cui il Dalai Lama si mostra in pubblico.

Il secondo del passato è Francesco Foscari, il 65° doge nella storia della Serenissima. La Repubblica di Venezia, infatti, aveva una bandiera rosso scuro sulla quale campeggiava un maestoso leone alato, simbolo dell'evangelista San Marco, il patrono e protettore di Venezia: secondo la tradizione infatti, un angelo sotto forma di leone alato avrebbe detto a San Marco, naufrago nella Laguna di Venezia "Pax tibi Marce, evangelista meus. Hic requiescet corpus tuum.", preannunciandogli il culto e la venerazione di San Marco dei cittadini di Venezia.

Francesco Foscari (1373-1457) doge  dal 1423 al 1457
Francesco Foscari è stato il Doge più longevo di Venezia: rimase in fatti in carica per 34 lunghi anni. Sotto il suo dominio Venezia raggiunse la sua massima potenza sui mari e sulla terraferma: il territorio della Repubblica alla sua morte si estendeva dal Veneto al Friuli alla Dalmazia. La sua casa è attualmente la sede dell'Università di Venezia Ca' Foscari.

sabato 3 dicembre 2016

Approfondimento - Rosso mattone (e simili) nello sport

Il colore rosso mattone è presente in vari sport, di seguito alcuni esempi:


Nel CALCIO, vari stadi in Gran Bretagna sono di colore rosso mattone.
Stadio Ibrox (Glasgow, 1899)

L'Ibrox è lo stadio del Rangers Glasgow, una tra le compagini più vincenti nella storia del calcio, con ben 54 scudetti e 1 coppa delle coppe. Fu costruito nel 1899 e successivamente ristrutturato nel 1929, nel 1978 e nel 1990.
Villa Park (Birmingham, 1897)
Il Villa Park è lo stadio dell'Aston Villa, storica società di Birmingham, che ha vinto 7 scudetti nel campionato inglese, una coppa dei campioni, 1 supercoppa UEFA e 2 intertoto. L'Aston Villa ha anche una maglietta con un colore molto simile al rosso mattone.
Anfield (Liverpool, 1884)
L'Anfield è lo stadio del Liverpool, una delle squadre più titolate del mondo. Nella foto sopra il nuovo ingresso, dopo la ristrutturazione finita nel 2016.
Anche in Italia ci sono degli stadi di calcio in mattoni o con delle costruzioni color rosso mattone. E' il caso dello Stadio Dall'Ara di Bologna, dove la Torre di Maratona è di color rosso mattone.
La Torre di Maratona del Dall'Ara è stata completata il 28 ottobre 1929. Sul pennone della torre fu collocata una statua rappresentante la Vittoria alata con fascio littorio ed una imponente bandiera della Regia Marina dalla superficie di 100 m², mentre nella nicchia dell'arco monumentale rivolta verso l'interno dello stadio trovò sede la statua equestre di Mussolini, realizzata da Giuseppe Graziosi.
Alcune squadre di calcio hanno delle magliette con colori simili al rosso mattone come tonalità. E' il caso del Torino la cui maglietta è granata, che fu scelto probabilmente in onore della Brigata Savoia, che liberarono Torino nel '700 e che portavano al collo un fazzoletto color sangue.
Granata era anche il colore della prima squadra di calcio della storia, lo Sheffield FC
Della Salernitana

E anche degli Hearts of Midlothian, una squadra scozzese di Edimburgo, che prende il nome dalla celebre novella di Walter Scott e che perse tra il 1914 e il 1918 ben 7 giocatori nella Prima Guerra Mondiale.



Un altro colore simile al rosso mattone diffuso nel calcio è l'amaranto, che è il colore sociale del Livorno
 della Reggina

Nel CICLISMO, una maglia rosso scuro è la maglia del leader della classifica generale nella Vuelta di Spagna
Nel TENNIS, alcuni campi sono in terra battuta, come il celebre Roland Garros che presenta un colore molto simile al rosso mattone
come anche le piste di ATLETICA LEGGERA (sotto la pista di Skyttis IP in Örnsköldsvik)
La palla di basket è di un colore molto simile al rosso mattone
Nelle corse automobilistiche, il rosso corsa era il colore scelto nel 1920 dalle case automobilistiche italiane per le corse. In particolare, l'Alfa Romeo, scelse un rosso più scuro rispetto alle altre, divenuto noto come Rosso Alfa (in figura l'Alfa 177, che esordì nel campionato mondiale del 1979)
Mentre il Rosso Ferrari divenne particolarmente famoso anche grazie ai successi della casa automobilistica di Maranello.



Approfondimento: Rosso Mattone e il Make Up 2016


Come visto nello step 20 il Pantone ha inserito il rosso mattone tra i colori moda per l'autunno/inverno 2016 e i marchi di prodotti make up hanno subito applicato il nuovo must have nelle loro palette cromatiche, come si evince dal blog di Clio make up
Importanti aziende cosmetiche, tra cui Chanel con la collezione Rouge Allure Velvet come abbiamo visto nello step 14, hanno  iniziato a creare prodotti veri "must have" con questo colore.
Giornali come Il Sole 24 ore hanno riportato questo fenomeno di tendenza dell'uso predominante del rosso e sue sfumature nel mondo del make up, come si può leggere nell'articolo del 24/10/2016.
A dettar legge, come sempre, è la Parigi Fashion Week: Linda Cantello ha creato per Emporio Armani un make up d'eccezione. Il 3 ottobre 2016 le labbra e gli occhi delle modelle che hanno indossato i vestiti della collezione P/E 2017 di Armani, come si legge nell'articolo del 10/10/2016 di Veronica Eredi, erano rosso mattone. Il vero protagonista è stato il Rouge D’Armani Sheer nella tonalità 204 Far Away, un rossetto rosso mattone che colora sia occhi sia labbra. Stesso colore è stato usato per lo smalto delle unghie delle mani e dei piedi con il Nail Lacquer 400.

Buon compleanno Toro!

Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto "in trasferta"

Il Torino calcio (adesso Torino Football Club) compie oggi 110 anni. Il 3 dicembre 1906 infatti fu fondato nella birreria Voigt (oggi bar Norman) di via Pietro Micca a Torino.
La sua storia in realtà è molto più antica: il Torino nasce dalla fusione del FC Torinese con un gruppo di dirigenti juventini. La FC Torinese a sua volta nasce dal Torino Football & Cricket Club, il club calcistico più antico d'Italia, essendo stato fondato il 13 marzo 1887. La storia del Toro, in realtà, risale a ben 129 anni fa!
Il Toro ha avuto una storia travagliata e gloriosa, con 7 scudetti vinti (l'ultimo il 16 maggio 1976) e 5 Coppe Italia, ma anche con la Tragedia di Superga il 4 maggio 1949, quando gli Invincibili del Grande Torino perirono, con la tragica morte del suo uomo più carismatico negli anni '60, Gigi Meroni e con un periodo di crisi negli anni '90 culminata con un lungo periodo in Serie B e con il fallimento nel 2005. Torino che come l'araba fenice rinasce alla fine del 2005, proprio in tempo per festeggiare i 100 anni di storia nel 2006.

Il Grande Torino (1948-49)
Una squadra che ha rappresentato appieno l'anima combattente e operaia della città di Torino, una città che ha sempre combattuto contro il fascismo, contro il terrorismo e che si è sempre rialzata nei suoi momenti più difficili. Tutto questo ha rappresentato il Toro: lo spirito di Torino. Ha rappresentato, con il Grande Torino, insieme a Coppi e Bartali, la Rinascita dell'Italia dopo la guerra. La fine tragica del Grande Torino, anche per questo, è stato un grande funerale collettivo. Il Grande Toro non era solo la squadra più forte, ma era anche una squadra fortemente proletaria, che rappresentava un sogno e una speranza non solo di una città intera, ma anche di una nazione. Una speranza pienamente espressa nella struggente poesia di Giovanni Arpino - Me Grand Turin - scritta in lingua piemontese poco dopo la tragedia di Superga:

[...]
Vnisìo dal gnente, da guera e da fam,
tren da bestiam, téssere, galera,
fratej mort an Rüssia e partigian,
famije spantià, sperdüa minca bandiera.


I j’ero pòver, livid, sbarüvà,
gnanca un sold sla pel e per rüsché
it dovìe surié, brighé, preghé,
fin a l’ültima gussa del to fià.


Fümé a vorìa di na cica an quatr,
per divertisse i dovìo rije ed poc,
per mangé i mangiavo fin ij gat,
j’ero gnün: i fürb cume ij fabioc.


Ma un fiur l’avio e it j’ere ti, Türin,
tajà ant l’assel j’era la tua bravüra,
giuventü nostra, che tüti ij sagrin
portava via cun tua facia düra.

[...]
It l’has vinciü el mund,
a vint ani it ses mort.
Me Türin grand
me Türin fort.

martedì 29 novembre 2016

Step 20 - Rosso mattone nella moda

Uno tra gli abiti più famosi nella storia di rosso mattone è stato quello di Jacqueline Kennedy, First Lady dal 1961 fino alla morte del marito e successivamente moglie dell'armatore greco Aristotele Onassis. Jacqueline Kennedy fu famosa per l'eleganza dei suoi abiti, disegnati da famosi stilisti come Chanel, Dior e Cassini.
Jacqueline Kennedy(1929-1994)

Questo abito rosso mattone, in particolare venne indossato dalla moglie di Kennedy per un tour televisivo della Casa Bianca nel 1962 nel giorno di San Valentino.
L'abito era di lana ed era stato disegnato da Christian Dior.





Jacqueline Kennedy rese famoso nella moda il cosiddetto pillbox hat: in varie occasioni pubbliche ne sfoggiò uno rosso mattone intonato all'abito.


Lo stile della First Lady più famosa della storia americana era ispirato da Audrey Hepburn, famosa diva di Hollywood che divenne un'icona per la moda degli anni '60. Un cappotto simile a quello di Jacqueline Kennedy venne indossato proprio da Audrey Hepburn nel 1963 in una scena (nella foto sotto) del film Cherade.
Cary Grant (1904-1986) & Audrey Hepburn(1929-1993), Film Cherarde 1963








Venendo alla moda contemporanea, il Pantone Fashion Color Report - Fall 2016, emesso a Febbraio in occasione della New York Fashion Week, ha eletto l'Aurora Red, in una sfumatura molto simile al rosso mattone, uno dei colori must have per l'abbigliamento Autunno/Inverno 2016. La direttrice esecutiva del Pantone Color Institute, Leatrice Eiseman,  ha svelato il perchè della scelta di questo colore per il periodo Autunno/Inverno 2016: «Red tones invite confidence and warmth».
Il marchio italiano Fendi ha subito inserito questo nuovo colore nella sua palette cromatica, creando una borsa in pelle di tendenza, la Dotcom Click.
Dotcom Click- Fendi
Altri marchi come Gucci, Alberta Ferretti e Blumarine hanno creato dei capi moda per l'Autunno/Inverno 2016 utilizzano l'Aurora Red. ( vedi sito)

Abiti (Da sinistra a destra) di: Blumarine,Gucci, Alberto Ferretti

lunedì 21 novembre 2016

Step 19 - Anatomia del rosso mattone

Rosso mattone idrossido di ferro ferro e tre anioni idrossido ferro e idrossido che vengono dalle stelle ferro nucleosintesi stellare esplosione di una stella supernova e gli elementi chimici di un nuovo mondo che vengono sparsi nell'universo come petali di fiore che si spargono nell'aria o come semi al vento che fanno nascere la vita lontano da dove una stella muore alfa e omega nascita e morte si fondono in un unico evento ai confini dell'universo
Rosso mattone che nasce dalla fornace cottura di mattoni argilla che si cuoce argilla fondo dei fiumi argilla plasmata dalle forze della Terra levigata dal vento Gran Canyon rosso mattone scavato dalle acque del Colorado acqua forza millenaria plasmatrice della terra che ossida il ferro e gli dà il colore rosso mattone
Rosso mattone che viene da lontano come tutti i colori stelle che esplodono nel cielo sabbia vento acqua gli elementi primigeni che si fondono acqua nel deserto acqua nelle nebulose ai confini della Galassia
Rosso mattone come il colore dei petroglifi rupestri di Tassili n'Ajjer del Neolitico uomini preistorici che incidono le caverne alla luce del fuoco o alla luce delle stelle che illuminano le alture del deserto algerino sopra le teste dei berberi nomadi che raffigurano la natura intorno e raccontano di coccodrilli di giraffe di elefanti e di cervi
Rosso mattone come i mattoni delle città inglesi che videro l'Imperatrice dell'impero su cui non tramontava mai il sole navi che salpavano imponenti verso il nuovo mondo flotte che sconfissero Napoleone mentre le città albioniche si tingevano di rosso mattone sporcato dall'inquinamento delle fabbriche che erano la spina dorsale dell'impero mentre la pioggia cadeva
Rosso mattone delle terre di Siena e di Firenze che videro il Poeta che di Beatrice cantò la bellezza attraverso i tre regni dei defunti incontrando Ulisse e Catone i Santi e i dannati i sommersi e i salvati

mercoledì 16 novembre 2016

Approfondimento - il rosso mattone nell'arte rupestre

Il rosso mattone è stato uno dei colori più presenti nell'arte rupestre. Ciò è dovuto al fatto che tali opere furono fatte incidendo l'arenaria. Questo tipo di incisioni sono dette petroglifi, ricavate scavando la roccia con degli oggetti appuntiti. Inoltre, alcune opere sono invece dipinte con dell'ocra, anziché incise. Queste opere sono state scoperte nelle grotte o su delle roccie in giro per tutto il mondo solamente negli ultimi anni e sono un documento non solo artistico ma anche storico estremamente prezioso.
Le pareti preistoriche di colore rosso mattone più famose sono sicuramente quelle delle Grotte di Altamira, in Cantabria (Spagna)
In questo caso chi dipinse usò ocra, ematite e carboncino per imprimere sulle grotte di Altamira un gruppo di bisonti. Tale opera risale, secondo la datazione torio-uranio, tra i 30000 e il 25000 anni fa.
Pitture rupestri più recenti di color rosso mattone possono essere trovate nel Parco Nazionale Serra da Capivara, in Brasile
In questo caso la datazione fa risalire questo esempio di pittura rupestre a circa 26.000 anni fa, cosa che ha messo in discussione la teoria della cultura Clovis, per la quale il popolamento da parte dell'Homo sapiens del continente americano risalirebbe a 13.000 anni fa, quando delle popolazioni asiatiche attraversarono lo stretto di Bering.
Un esempio invece di arte rupestre basato sull'incisione dell'arenaria si può trovare nelle grotte di Tassili n'Ajjer
Petrografi nel deserto algerino che sono datati tra i 9000 e i 10000 anni fa, ad opera probabilmente dei nomadi berberi. Sono raffigurate danze e riti, come anche animali come elefanti, bovini e coccodrilli.

martedì 15 novembre 2016

Step 18 - Rosso mattone nell'arte pittorica

Henri Matisse, L'atelier rouge, 1911, Museum of Modern Art (MoMA), New York

"Da dove ho preso il colore rosso, di sicuro non lo so" disse Matisse di quest'opera "Ho trovato tutte quelle cose e sono diventate quello che sono per me quando le ho viste insieme con il colore rosso".

Ho scelto questo dipinto perchè è la rappresentazione di come immagino che sia lo studio di un artista: il rosso mattone, steso puro sulla tela, rappresenta la creatività e la passione, doti che caratterizzano l'artista in quanto tale.

Se si pensa al periodo artistico in cui si colloca questo dipinto (a Parigi infatti è ancora forte la corrente dell'impressionismo) emerge il carattere rivoluzionario dell'opera fauvista: il colore è il vero protagonista del dipinto, tutto il resto è sfumato, privo di forma. Questo è un ulteriore motivo della mia scelta dell'opera di Matisse: lo scopo del mio blog è quello di dimostrare come il colore sia davvero una caratteristica essenziale delle cose e quale quadro migliore potrebbe rappresentare ciò?


Approfondimento - Donne e brevetti

Nello Step 17 vi ho presentato un brevetto contente il rosso mattone, girando su internet ho trovato questo divertente video di Teresa Mannino in cui racconta del rapporto tra donne e brevetti, citando 3 grandi donne:
  • Mary Anderson, inventrice del braccio del tergicristallo che non è stato però inizialmente riconosciuto dall’ufficio brevetti.
  • Bette Nesmith Graham, una segreteria con anche interessi per la pittura che unendo questi due mondi ideò il bianchetto. Questo brevetto fu un successo e la signora Nesmith iniziò la produzione di questi bianchetti, ma poi nel 1979 vendette il brevetto alla Gillette Corporation  per 47.5 milioni $.
  • Mary Phelps Jacob più conosciuta come Caresse Crosby inventrice del reggiseno e non solo una donna interessata alla letteratura che con il suo secondo marito Harry Crosby fondarono la casa edititrice Black Sun Press. Negli ultimi di anni della sua vita si interessò anche al sociale e fondò il movimento Woman Against War aveva anche intenzione di istituire un centro per la pace a Delfi, ma il governo non glielo permise.

Altre grandi inventrici degne di nota sono:
  • Marion Donovan è famosa per l'invenzione del primo pannolino, grazie al quale è stata eletta al National Inventors Hall of Fame nel 2015. 
  • Josephine Cochrane inventrice della prima lavastoviglie.  
  • Margaret E. Knight è stata definita la "donna inventrice più famosa del XIX secolo". A lei si deve l'invenzione del sacchetto di carta per la spesa.
  • Sarah E. Goode è stata l'inventrice dell’armadio letto.

Step 17 - Rosso mattone nei brevetti

Specchio utile nella determinazione del contrasto di colore


Numero di pubblicazione US2560724
Brevettato il 17 luglio 1951 negli Stati Uniti,
MIRROR FOR USE IN DETERMINING COLOR CONTRAST
William H. Harrison, Los Angeles, Calif.
Applicazione 22 Dicembre 1947
Numero di serie 793,182


Classificazioni:
Classificazione Stati Uniti 359/884, 156/100, 356/421, 132/316
Classificazione internazionale G02B5/08
Classificazione cooperativa G02B5/08
Classificazione Europea G02B5/08



La presente invenzione riguarda uno specchio atto ad aumentare il contrasto tra due zone di diverso colore che vengono considerate allo specchio. Uno degli usi più ampiamente accettati di tale specchio è l'applicazione di cosmetici. E' infatti desiderabile applicare una quantità sufficiente di rossetto per migliorare il rossore naturale delle labbra senza applicarne una quantità tale da perdere il loro aspetto naturale.

Nella descrizione del funzionamento di tale specchio nell'applicazione del rossetto alle labbra, il colore rosso mattone gioca un ruolo essenziale: la comparsa di una colorazione rosso mattone delle labbra allo specchio viene usata da Harrison come indicatore dell'applicazione della corretta quantità di rossetto. 

Per maggiori dettagli vi invito a leggere il testo integrale in inglese del brevetto: https://docs.google.com/viewer?url=patentimages.storage.googleapis.com/pdfs/US2560724.pdf



lunedì 14 novembre 2016

Step 16 - Rosso Mattone nel design

"Design quality is about continuously pleasing buyers and users of products and services in ways that enhance the brand image and deliver on the financial targets."
(Cees de Bont, Dean of the School of Design at Hong Kong Polytechnic University (PolyU))
 Oggi vorrei presentarvi un oggetto di design rosso mattone, la SEDIA DOTY.
 
Produttore: Plank
Progettisti: Ludovica e Roberto Palomba

Plank produce mobili dal 1893 in Italia, con una costante attenzione allo sviluppo di nuove tecnologie, alla ricerca, alla sostenibilità e al design avvalendosi di rinomati progettisti come  Ludovica + Roberto Palomba, i creatori della sedia impilabile Doty.
Doty presenta una struttura minimal e lineare in legno massiccio (frassino naturale) unita ad una seduta in plastica colorata. La superficie di quest'ultima è decorata con un motivo in rilievo ispirato alle griglie di sostegno per gli attrezzi utilizzate in ambito industriale. Grazie a questa piccola opera d'arte i due architetti hanno vinto il German Design Award 2013.